Will You Miss Me, Vajwa Richter? (2101)

Will You Miss Me, Vajwa Richter?

Viktor, Lazarus ed io ci recammo tutti e tre alla periferia di Urbe Petraea, per ispezionare l’aeromotel “Divinis Mulieribus”, da cui era partita la denuncia di scomparsa.

Dopo che Basaljyem ebbe tolto i sigilli alla porta della camera 237/1 e fummo entrati nel locale, tappezzato con la preziosa riproduzione di una stoffa disegnata da William Morris alla fine del XIX secolo, la prima cosa che notai fu una matita posata accanto ad un foglietto di carta spiegazzato, su cui era scritto con incerta grafia “Will You Miss Me?”. Quindi, ad un cenno del colonnello e di Long, cominciai a scattare diverse inquadrature della stanza.

Questa è, secondo me, quella più rilevante, evocativa di una storia amara: la denuncia era stata fatta per una donna sparita, ma tutti gli indizi presenti nella camera, registrati meticolosamente da Long e Basaljyem, inducevano a pensare che le donne scomparse fossero in realtà almeno due.

Di una di esse, Vajwa Richter, il nominativo registrato al bureau, persisteva ancora un’istantanea bio olografica, che si intravede sullo specchio in fotografia. All’altra donna, forse, apparteneva l’occhio della piccola immagine collocata sul piano del tavolo.

Perché un solo bicchiere vuoto? Perché un rossetto nuovo, aperto e anch’esso non utilizzato?

Che fine aveva fatto Vajwa Richter? E soprattutto quale delle due donne sarebbe mancata all’altra?

Tre giorni dopo l’arrivo su Petraeus (credo nel marzo 2101), il mio compito di reporter fotografico era terminato, ma l’indagine di Lazarus Long e del colonnello Viktor Basaljyem sarebbe stata di certo più lunga.

Un’inquadratura della camera 237/1

Testo, elaborazioni e rendering digitali di Enrico Smith.