Lettere al telefono

L’uomo sobbalzò allo squillo del telefono. Era un suono vecchio, quello che l’aveva svegliato. Non se l’aspettava così all’improvviso, di notte. Si sollevò di scatto dal letto e allungò la mano verso il comodino, dove teneva lo smartphone. Premette un tasto ma doveva essere quello sbagliato, perché la suoneria continuò, anzi era aumentata di volume rimbombando nelle sue orecchie. Lo schermo dello smartphone s’era illuminato ma restava inanimato. Merda, l’icona è questa: la cornetta su fondo verde, è questa qui! Ma perché continua a suonare? Io ho risposto… Il buio metallico della stanza riprese ad avvolgerlo dal momento in cui […]

L’Ufficio delle Vite Perdute

A chi interessano queste cose oggi? Con chi lamentarsi? Esiste un ufficio delle vite perdute? Michel Bussi – Ninfee Nere Eppure dovrai metterti l’animo in pace, – replicò Woland, e un sorriso beffardo storse la sua bocca. – Non hai fatto in tempo ad apparire sul tetto che hai già detto una sciocchezza, e ti dirò io in che cosa consiste: nel tuo tono. Hai pronunciato le tue parole come se tu non riconoscessi l’esistenza delle ombre, e neppure del male. Non vorresti avere la bontà di riflettere sulla questione: che cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il […]

Il Pupazzo di Woodrow Lane

La psiche crea giorno per giorno la realtà. A questa attività non so dare altro nome che quello di fantasia. La fantasia è a un tempo sentimento e pensiero, intuizione e sensazione. Carl Gustav Jung Cinque palle, cinquanta centesimi. Mark Todd ne aveva prese per due dollari; ma il pupazzo non si faceva beccare dai tiri e tutti i suoi tentativi stavano andando a vuoto. Scuoteva e ruotava le braccia molli mentre si spostava rapido a scatti, di qua e di là, davanti al sipario di stoffa colorata. Lui, nervoso com’era, non sarebbe riuscito a colpirlo neanche se ci avesse […]

Johnny Lago

«Quel che viene dopo la morte è qualcosa di uno splendore talmente indicibile, che la nostra immaginazione e la nostra sensibilità non potrebbero concepire nemmeno approssimativamente… Prima o poi, i morti diventeranno un tutt’uno con noi; ma, nella realtà attuale, sappiamo poco o nulla di quel modo d’essere. Cosa sapremo di questa terra, dopo la morte? La dissoluzione della nostra forma temporanea nell’eternità non comporta una perdita di significato: piuttosto, ci sentiremo tutti membri di un unico corpo.» C. G. Jung – Ricordi, sogni e riflessioni Il lago era sempre lo stesso. Calmo e consapevole, stava aspettando Johnny Lago, come […]

Alla fine del lungo sentiero

Claire percorreva il viottolo di montagna immersa nel suo mondo senza suoni. Le dita sottili della mano sinistra stringevano quel mazzetto di fiori ormai appassiti che Paul le aveva regalato, poco prima di morire improvvisamente. Con la destra ripeteva il gesto istintivo di scostarsi i lunghi capelli biondi dalla fronte, su cui insistentemente ricadevano un attimo dopo. Dal suo giovane insegnante di sostegno non aveva ricevuto solo quel regalo; negli anni di addestramento alla scuola per sordomuti gliene aveva offerti molti altri: accarezzandole il volto e le mani con le dita, egli le aveva comunicato direttamente sensazioni che le persone […]

Miracolo a Pont Royal

Danielle ha gli occhi chiari e limpidi, i capelli biondi e lunghi, le mani affusolate da musicista. Nella sinistra stringe una custodia di violino, con l’altra trattiene al collo il bavero del cappotto per proteggersi dalle folate di vento che spazzano i Lungosenna. Guarda davanti a sé mentre cammina per Rue de Lille, verso Pont Royal. Non prenderà il métro: tornare a piedi l’aiuterà a resistere al dolore. Poco prima ha suonato alla porta del suo anziano insegnante di musica e ha aperto Thérèse che con le lacrime agli occhi ha detto: «Danielle, stanotte è accaduto l’irreparabile: monsieur Bossuet ci […]

Origine

Origine There’s too much confusion / I can’t get no relief / Businessmen they drink my wine / Plowmen dig my earth / None of them along the line / Know what any of it is worth Bob Dylan Pafo e Pitteo Avvolti in bianche tuniche di ruvida lana Pafo e Pitteo avanzavano a passi sostenuti sulla battigia, incuranti del ritmico fluire della risacca che lambiva i loro sandali. Stavano dirigendosi verso il Tempio di Archè Secondo che, già scintillante al sole da poco levatosi all’orizzonte, si ergeva davanti a loro sul rilievo che dominava la spiaggia orientale della Quarta […]