Le controverse frequentazioni del Capitano O’Bannon.
Nel 2660, alcuni anni dopo la temporanea resa di Adam Dana, per un paio di settimane mi ritrovai insieme al Maggiore Cantor Dragan, di cui ero diventato buon amico, sul pianeta Knut ospite nella dacia “Svyataya Kartina” di Anfaelius Malkòvich, il pittore astronauta che avevo conosciuto durante la ricerca delle Fontane Quantiche nel 2572. La dimora era situata nel mezzo dello sconfinato deserto knutiano e, se si voleva trascorrere un periodo di riposo e fare quattro chiacchiere in pace, quello era davvero il posto ideale; perciò Anfaelius aveva deciso di invitare altri amici comuni per l’occasione. Infatti, oltre a Cantor ed a me, erano convenuti a “Svyataya Kartina” il Generale Nikolaij Demianskij, l’ex Allievo Ufficiale, ormai Tenente, Lucius Vartanovič Petrosjan e il Luogotenente Sandez, approfittando tutti assieme di un passaggio sulla grossa astronave da carico Parusia IV.
Un giorno ci ritrovammo sdraiati sulle amache del patio, a ragionare della mitica Jolie Belle, e di Alba Marina Belle, una delle figlie surrogate della terza omo compagna dell’attrice, che in epoche diverse pare avessero avuto entrambe un’infatuazione per il carisma del colto e sfuggente Capitano Lazarus O’Bannon Smith. Le loro continue frequentazioni lo avevano messo talvolta in difficoltà con i superiori, pur non avendo nulla di sconveniente: esse erano dovute alle private indagini antropologico scientifiche che O’Bannon aveva condotto, a distanza di anni e in diverse missioni, separatamente con le due donne su pianeti lontani. Costoro infatti non si erano mai conosciute di persona per la prematura scomparsa di Jolie Belle, ma avevano identici interessi artistici e culturali.
“Il Generale Nikolaij Demianskij potrebbe essere più preciso, avendo risaputo la storia e per aver difeso l’incolpevole Capitano O’Bannon dinanzi ai superiori più di una volta”, affermò ad un certo punto della conversazione il Maggiore Dragan, alzando un boccale di pyvota, una specie di birra knutiana, in direzione del Generale, verso cui tutti volgemmo lo sguardo.
“Il Capitano O’Bannon e Jolie Belle si conobbero molto giovani”, intervenne allora Demianskij. “Egli era affascinato dalla personalità dell’attrice e dalla sua sessualità, diciamo così, ‘eccentrica’. Ne era talmente attratto che condivideva tutte le sue stravaganze, non solo quelle artistiche. Ormai già in quegli anni, parliamo del periodo dei Pintoriani e della battaglia di Alba-Rossa, non vi era più alcun pregiudizio nei confronti della plurisessualità; ma nelle alte sfere militari qualche diffidenza ancora sussisteva, perciò O’Bannon fu preso di mira dai suoi detrattori, più o meno lealmente. Comunque uscì indenne da ogni insinuazione fatta sul suo conto.”
“Generale, ma quali erano le ragioni culturali che avvicinavano personalità così diverse come il Capitano O’Bannon, Jolie Belle ed Alba Marina?”, chiese con sincera curiosità il Tenente Petrosjan. All’esitazione nel rispondere del Generale, fu il Luogotenente Sandez che prese la parola e narrò la drammatica esperienza sul pianeta BOX 18X – ricordato poi come ‘Il Pianeta dell’Ignoto’ – che lui stesso aveva avuto con il capitano più di cinquant’anni prima. Ci descrisse con emozione l’impresa della spedizione eso biologica alla ricerca della forza primordiale dell’Universo, naufragata in un rovinoso insuccesso. Comunque, grazie alle indagini iniziate dallo stesso O’Bannon e da Jolie Belle, fu in seguito postulata dagli studiosi l’esistenza di un ‘Ginarca’, o principio primo femminile, alla base di tutte le cose viventi e non viventi, pur senza alcuna evidenza scientifica.
“Forse siamo tutti alla ricerca del ‘Ginarca’, e lo saremo ancora per chissà quanto tempo”, sottolineò ironico Anfaelius Malkòvich alla fine del racconto di Sandez. “L’unica cosa certa è che le mitologie e le religioni di tutto il Creato ne hanno sempre riconosciuto la rilevanza, nel bene e nel male!” concluse poi, scolandosi con soddisfazione l’ultimo sorso di pyvota.
Nelle foto la Parusia IV in avvicinamento all’arido mondo di Knut (sullo sfondo il più ospitale pianeta Prator); una vista dello sterminato panorama knutiano dal patio della dacia; e due ritratti di Jolie e Alba Marina Belle che Malkòvich aveva tratto fuori dai propri cassetti, rivelandoci che anch’egli le aveva conosciute e richieste spesso come modelle per alcuni suoi lavori.




Testo, elaborazioni e rendering digitali di Enrico Smith.