Larry Mac Munro e il suo “Poliphemos” – 1
Conobbi Lawrence “Larry” Mac Munro nel 2107 quando già era diventato un intrepido corsaro degli spazi: infatti, un po’ per convinzione un po’ per opportunismo, egli aveva aderito ufficialmente al movimento pintoriano ed era divenuto un abile contrabbandiere di sigarette quando il proibizionismo rendeva tale attività molto lucrosa, particolarmente sulle rotte tra i primi pianeti della galassia esterna al Sistema Solare, poco controllati dalla MFIG (Milizia Finanziaria Intergalattica).
Molti anni prima Larry era stato un professore di liceo nel Governatorato della Scozia Indipendente della seconda metà del XXI secolo. Ma, agli inizi del secolo successivo, con l’affermarsi dell’AUG (Unione Astrale Globale, già Attuazione Unitaria Globale), aveva capito che la sua professione era ormai assolutamente inutile, in un universo dominato dall’illegalità e dalla criminalità finanziaria, dissimulate sotto l’ordine istituzionale galattico, che garantivano guadagni molto più grandi di quelli incerti legati all’istruzione.
Così Mac Munro “si risvegliò dal suo sonno dogmatico”, come diceva di sé stesso citando Kant, e si fece strada, prepotente e accorto, nella filibusteria spaziale, sfruttando la potenza della sua piccola flotta spaziale, di cui il Poliphemos era l’ammiraglia. Lawrence sosteneva che tale svolta esistenziale era dovuta soprattutto ad un incontro a quattrocchi con il mitico Han Solo, quando la sua astronave aveva incrociato la rotta di quella di Han, il Millennium Falcon.
Nessuno era disposto a credergli, tranne il mio amico Martin Digger, studioso di personaggi evasi dal mondo fittizio delle arti per diventare concrete esistenze. Secondo lui Han Solo poteva essersi davvero trasformato in un’altra Alterità Nascosta, da qualche parte nell’Universo.

Testo, elaborazioni e rendering digitali di Enrico Smith.