La battaglia di Albarossa (2145)

La battaglia di Albarossa

Nel 2145 d.C., cinquant’anni dopo i moti pintoriani, i Sistemi Stellari più ricchi, membri influenti del Consiglio Generale Galattico dell’Unione Astrale Globale, vollero estendere il loro controllo politico su Albarossa, il pianeta indipendente della galassia M33, importante crocevia commerciale della Costellazione del Triangolo. Prendendo a pretesto gravi disordini fomentati da agenti infiltrati, i sistemi della NATAO (Nuova Alleanza Territori Astrali Occidentali), indussero l’AUG a deliberare l’invio di truppe d’assalto sotto l’egida del Consiglio Generale, con la motivazione ufficiale di reprimere i tumulti; il vero scopo però era di rovesciare l’amministrazione pintoriana e instaurare un governo fedele alle politiche dei sistemi membri della NATAO.

I Rossiti sollecitarono allora l’intervento militare della LILEGA, la Libera Lega Galattica di Larry Mac Munro il quale, come un Garibaldi del XXII secolo, si mise alla testa di un contingente di forze corazzate, per scongiurare l’invasione del pianeta e la deposizione del legittimo governo, con il quale Mac Munro intratteneva buoni rapporti economici e diplomatici.

Sotto il comando del generale Nikolaij Demianskij, detto “Temistocles”, la flotta spaziale di Mac Munro si schierò a difesa dei confini astrali di Albarossa con un duro ultimatum alla NATAO, il cui esercito dopo una breve resistenza di facciata si ritirò da tutto il quadrante spaziale rossita, perché nel frattempo l’intera macchinazione era stata smascherata di fronte al Consiglio Generale Galattico dai sistemi stellari indipendenti, schieratisi tutti in appoggio delle legittime proteste di Albarossa e della LILEGA. Determinante per il raggiungimento di un compromesso fu il lavorio diplomatico della Lega Astrale Cinese.

Così una guerra devastante fu scongiurata dal coraggio di un ex pirata e di un generale, entrambi al servizio della legittimità; ma da quell’anno in poi il Consiglio Generale si trovò di fatto diviso tra il gruppo dei sistemi fedeli alla NATAO, e quello dei sistemi cosiddetti “Legittimisti” che avevano come punto di riferimento politico la LILEGA di Lawrence Mac Munro, con la LAC intenta a rivestire l’importante ruolo strategico di mediatore.

Nelle foto si vedono due giganteschi incrociatori ricognitori “Composite”, serie A e C, della flotta della LILEGA, il Kilimanjaro e il Vesuvius, che garantivano il blocco a protezione di Albarossa.

Incrociatore ricognitore “Composite – A”, Kilimanjaro
Incrociatore ricognitore “Composite – C”, Vesuvius

Testo, elaborazioni e rendering digitali di Enrico Smith.