Il Pianeta della Precognizione Capitolo 1 – Dispute Filosofiche (2715)
Non appena trascorso il cinquantenario della Vittoria Democratica Antidanista, l’Unione Galattica consolidò la propria supremazia aumentando le spese militari ed i fondi per nuove ricerche sui motori a trascinamento, il cui ultimo sviluppo risaliva ormai agli inizi del secolo precedente. Nel 2715, dopo collaudi segreti effettuati su astronavi della flotta militare, si cominciò a fare uso civile e commerciale delle ‘Soglie-Varco’, ossia i sistemi di guida per la traslazione (il cosiddetto ‘Varco’) dal cosmo einsteiniano retto dalle leggi della relatività agli universi paralleli witteniani o quantistici, sino ad allora soltanto ipotizzati ed ancora inesplorati. In questi ultimi era possibile superare la velocità della luce all’infinito e la direzione temporale poteva essere arrestata o addirittura invertita per lunghi periodi. Quindi, dopo un secolo dalla realizzazione dei propulsori a ‘Soglia-Informatica’, si giunse a quella dei portentosi ‘Motori a Varco’, coi quali erano permessi viaggi non solo nello spazio ma anche nel tempo, sia nel passato che nel futuro.
C’era anche una terza stupefacente possibilità: quella di arrestare del tutto lo scorrere del tempo per periodi più o meno lunghi. Quest’ipotesi scatenò accanite dispute in campo teologico e filosofico, come per esempio quella tra Neo-Hegeliani e Post-Marxiani. Per i primi, infatti, la facoltà di fermare il tempo significava che la Storia era tutta opera dello Spirito Assoluto; i secondi invece temevano, con quella del Tempo, la fine del Materialismo Storico che aveva fatto della lotta secolare tra forze sociali l’unica chiave di lettura della storia degli uomini. I suoi epigoni riuscirono a non sparire, nonostante il crollo delle loro teorie: ostinatamente gli ultimi adepti rimasero ciechi di fronte ad ogni mutamento reale, persistendo a confondere Certezza e Verità. Perciò, agendo all’opposto di quello che avrebbero dovuto essere e fare, non trovarono di meglio che scindersi in Marxiani Ortodossi, Ortodossi Critici e Archeo-Marxisti, continuando tutti però a declinare ideologicamente i fatti della realtà, pretendendo di governarli e cambiarli, certi come sempre di poter raddrizzare le zampe ai cani.
Altri pensatori quali i Post-Heideggeriani paventavano, con la scomparsa del Tempo, l’oblio dell’Essere nel Non-Essere a causa della decisiva affermazione della Tecnica, diventata essa stessa ordinatrice del Tempo dell’Uomo. Neo-Analitici e Proto-Strutturalisti, dal canto loro, non fecero che tacere per decenni. Solo gli ‘Arcani di Wittgenstein’ esultarono in quanto per la loro comunità il linguaggio, al pari di ogni altra forma di espressione dell’uomo come le arti e la musica, rimaneva l’unica possibile immagine del mondo a prescindere dal Tempo.
Sia come sia, pur con filosofi e teologi in subbuglio, il mondo andava avanti; e tali dispute – le cui notizie riporto come curiosità, avendone compreso ben poco ed esclusivamente dalle divulgazioni della stampa – erano insignificanti rispetto agli incredibili effetti pratici del ‘Varco’ che consentivano di percorrere su e giù la freccia del Tempo senza ripercussioni sull’Entropia la quale, secondo i primi dati sperimentali, pareva inspiegabilmente non risentire delle inversioni temporali che invece avrebbero dovuto sconvolgerla, stando a tutte le teorie fisiche.
Soprattutto la possibilità di esplorare il futuro scatenò di colpo la folle bramosia di quelli che volevano conoscere anzitempo il loro destino, con la conseguenza che alcuni tornavano da quei costosissimi viaggi con la psiche tanto a pezzi da non riprendersi più. Le spedizioni meglio organizzate puntavano verso il pianeta Hìsmeret, dove tali viaggi chissà perché risultavano più sicuri e meno drammatici; esso si trovava nella Galassia N-dim Cassandra, secondo il codice utilizzato da allora in poi per identificare le galassie ad enne-dimensioni che via via venivano scoperte.
Le astronavi ‘a Varco’ Zènon Paradox derivavano dal tipo Dyògenex. Qui ne è riprodotta una della serie chiamata ‘Scorpio’ per la caratteristica forma. Si notano i sette luminosissimi trascinatori pluridimensionali al plasma e il baleno che di norma precedeva il salto nel Varco temporale. L’astronave è in avvicinamento al pianeta Hìsmeret, noto anche come ‘Il Pianeta della Precognizione’.

Testo, elaborazioni e rendering digitali di Enrico Smith.